Richiamiamoci ad essere

Mauro Caniggia Nicolotti • 9 ottobre 2017
Richiamiamoci ad essere!

Presente ad Aosta domenica 8 ottobre 2017, il presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni ha avuto modo di dichiarare come oggi sia importante valorizzare le autonomie, poiché l'identità nazionale e le autonomie devono andare di pari passo; la spinta federalista e autonomista è fruttuosa quando si riconcilia con la nazione, che non deve mai rinunciare alle 'tante patrie singolari' che abitano I'Italia.
Il richiamo di Gentiloni al pensiero di Federico Chabod è chiaro; infatti, proprio ne L'idea di nazione lo storico valdostano asseriva che contro le tendenze cosmopolitiche, universalizzanti, tendenti a dettar leggi astratte, valide per tutti i popoli, la «nazione» significa senso della singolarità di ogni popolo, rispetto per le sue proprie tradizioni, custodia gelosa delle particolarità del suo carattere nazionale.
Anche se nell'opera di Chabod i concetti di nazione, di nazionalità, di Popolo o di Stato sono complessi, ciò che ancora oggi pare evidente per una comunità - qualunque sia la sua natura giuridica - è l'importanza di aver coscienza di se stessa. Questa identità, Giuseppe Mazzini la definiva Coscienza della Patria: e per lui non si trattava solo del terreno su cui le persone muovono, di confini naturali tra queste e le terre a loro limitrofe o della lingua parlata; tutto ciò, infatti, era da lui definita "forma". Ciò che, invece, Mazzini sosteneva essere fondamentale, è l'esistenza di un'anima della Patria: se quest'ultima non palpita in quel santuario che è la nostra Coscienza, quella forma rimane simile a cadavere, senza moto ed alito di creazione, e voi siete turba senza nome, non Nazione; "gente", non Popolo.
Il rischio per la Valle d'Aosta, a prescindere dalle maggioranze consiliari o dalle scelte politiche da adottare, è l'affievolirsi di quella Coscienza di sé; di una miopia che rischia di diventare dilagante, collettiva. Una inconsapevolezza che può farci perdere di vista proprio l'identità valdostana, togliendoci in questo modo anche le idee o i progetti per trovare una valida sintesi tra il passato e il futuro. Insomma, il pericolo è quello di trasformarci quanto prima in "gente": "gente della Valle d'Aosta", ossia non avere più la capacità di riconoscerci ancora come un "Popolo"; .. o di ricostituirci come tale...
E' perdere il nesso di essere ancora una piccola Patria.
E' perdere...

Mauro Caniggia Nicolotti, 9 ottobre 2017