76 anni fa lo sbarco in Normandia
Mauro Caniggia Nicolotti • 6 giugno 2020
76 anni fa lo sbarco in Normandia
Il D-Day, come è anche chiamato il 6 giugno 1944, è il giorno in cui si svolse lo sbarco degli Alleati in Normandia (Francia). Ecco come fu data la notizia, in una Valle d'Aosta ancora controllata dai nazi-fascisti, dal quindicinale Augusta Praetoria del 15 giugno:
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Il secondo fronte
I giornali del 7-8 corr. portavano in grossi carateri questi titoli: Gli anglo-americani si sono decisi a tentare l'attacco al Continente. La battaglia sulla costa francese da Cherbourg a Le Havre. Il formidabile sbarco anglo-americano ha avuto luogo la notte del 5 corr., e l'indomani 6, il Comando germanico pubblicava il comunicato se- guente: "La scorsa notte il nemico ha iniziato l'attacco contro l'Europa occidentale, preparato da lungo tempo e da noi atteso. Dopo violenti attacchi aerei contro le nostre fortificazioni costiere, truppe paracadutiste sono scese in parecchi punti della costa di Francia settentrionale, fra le Havre e Cherbourg. Mentre altre sono sbarcate contemporaneamente dal mare con l'appoggio di poderose forze navali. Sui tratti del littorale attaccati sono in corso accaniti combattimenti."
Non può un foglio quindicinale tener dietro alla ridda delle notizie e dei comunicati che giungono ogni giorno; alle mutevoli situazioni della lotta che cangia d'aspetto quasi ogni momento. La grande battaglia si svolge sulle coste della Bretagna, e pare che scopo principale degli anglo-americani sia di impadronirsi della penisola del Cotentin per costituirvi delle basi militari aventi per iscopo l'invasione della Francia. Epicentri delle lotte sono le foci della Senna, dell'Orne e del Vire; le principali città ora contese sono Cherbourg, Valognes Grandcamp, Carentan, Bayeux, Caen ecc.
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Comunicazioni ovviamente filtrate dal regime. Il giornale informava anche di fatti accaduti localmente a Gressano, Torre d'Errera, Mongiove e San Vincenzo della Fonte...
Come è noto, in meno di un anno le dittature furono sconfitte e con loro terminò il Secondo conflitto mondiale.
Con la libertà, tornarono finalmente anche i giusti toponimi valdostani che il Fascismo aveva italianizzato... e tra di essi quelli di Gressan, Tour d'Héréraz (Perloz), Montjovet e Saint-Vincent.
Il D-Day, come è anche chiamato il 6 giugno 1944, è il giorno in cui si svolse lo sbarco degli Alleati in Normandia (Francia). Ecco come fu data la notizia, in una Valle d'Aosta ancora controllata dai nazi-fascisti, dal quindicinale Augusta Praetoria del 15 giugno:
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Il secondo fronte
I giornali del 7-8 corr. portavano in grossi carateri questi titoli: Gli anglo-americani si sono decisi a tentare l'attacco al Continente. La battaglia sulla costa francese da Cherbourg a Le Havre. Il formidabile sbarco anglo-americano ha avuto luogo la notte del 5 corr., e l'indomani 6, il Comando germanico pubblicava il comunicato se- guente: "La scorsa notte il nemico ha iniziato l'attacco contro l'Europa occidentale, preparato da lungo tempo e da noi atteso. Dopo violenti attacchi aerei contro le nostre fortificazioni costiere, truppe paracadutiste sono scese in parecchi punti della costa di Francia settentrionale, fra le Havre e Cherbourg. Mentre altre sono sbarcate contemporaneamente dal mare con l'appoggio di poderose forze navali. Sui tratti del littorale attaccati sono in corso accaniti combattimenti."
Non può un foglio quindicinale tener dietro alla ridda delle notizie e dei comunicati che giungono ogni giorno; alle mutevoli situazioni della lotta che cangia d'aspetto quasi ogni momento. La grande battaglia si svolge sulle coste della Bretagna, e pare che scopo principale degli anglo-americani sia di impadronirsi della penisola del Cotentin per costituirvi delle basi militari aventi per iscopo l'invasione della Francia. Epicentri delle lotte sono le foci della Senna, dell'Orne e del Vire; le principali città ora contese sono Cherbourg, Valognes Grandcamp, Carentan, Bayeux, Caen ecc.
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Comunicazioni ovviamente filtrate dal regime. Il giornale informava anche di fatti accaduti localmente a Gressano, Torre d'Errera, Mongiove e San Vincenzo della Fonte...
Come è noto, in meno di un anno le dittature furono sconfitte e con loro terminò il Secondo conflitto mondiale.
Con la libertà, tornarono finalmente anche i giusti toponimi valdostani che il Fascismo aveva italianizzato... e tra di essi quelli di Gressan, Tour d'Héréraz (Perloz), Montjovet e Saint-Vincent.